Vendemmia 2017, tra complessità e opportunità

Se innegabilmente quest’ultima annata verrà ricordata tra le più difficili, a causa delle condizioni climatiche estreme – dalle gelate primaverili ai record delle temperature estive – nella nostra azienda si respira un’aria di ottimismo.

A un limitato calo della quantità di produzione, corrisponde infatti un livello qualitativo altissimo: durante la raccolta abbiamo trovato un’uva sana, ottima, che fa pensare a un vino 2018 dalle caratteristiche complesse e da un gusto unico, inedito.

Lo si intuisce già in questi giorni di fine settembre entrando nelle nostre cantine: si viene avvolti da un profumo di mosto fortissimo, inebriante…

D’altra parte, anche il dibattito in merito agli effetti del climate change sulla produzione vinicola è aperto: a parere degli esperti, la tendenza costante all’aumento delle temperature può mettere a rischio alcune colture più sensibili – come merlot, grignolino, dolcetto – o favorirne altre, come quella della glera, l’uva destinata al prosecco, o della barbera, entrambe amanti del caldo.

Noi, con il nostro cortese di Gavi, vogliamo essere positivi, come ha fatto recentemente in merito anche il padre di Slow Food, Carlo Petrini.